Servizio di avviamento professionale per
osteopati D.O. neodiplomati

Conoscere l’Osteopatia:

Il termine “Osteopatia” nasce dall'unione di “Osteon” (osso, in greco) e “Path” (sentiero, in inglese), intendendo significare “la via alla salute attraverso l'apparato muscolo-scheletrico”.

L'Osteopatia è una medicina non convenzionale nata alla fine dell'Ottocento negli Stati Uniti. Il suo fondatore, un medico americano e studioso di ingegneria, di nome Andrew Taylor Still, intuisce la relazione tra l'equilibrio funzionale del corpo umano e la sua naturale tendenza verso la salute e l'auto-guarigione.
Still decise di utilizzare un approccio diretto sul paziente, senza intermediari chimici e senza un intervento invasivo per il corpo. Egli insegnava ad ascoltare il corpo “con dita pensanti e una mente in ascolto”.

In poco più di un secolo, l'Osteopatia si è sviluppata in una scienza medica riconosciuta. La Gran Bretagna, L'Irlanda e L'Australia hanno riconosciuto l'Osteopatia il 1° luglio 1993, in quanto disciplina medica a pieno titolo; negli Usa l'Osteopatia è completamente riconosciuta ed equiparata ad una laurea in medicina;
in Francia è riconosciuta dal 5 marzo 2002 dalla legge 2002-303 art. 75; in Belgio viene insegnata nelle università; la Germania e i Paesi del Nord Europa si stanno allineando alla Gran Bretagna; in Italia, Spagna, Austria e Grecia è in corso di riconoscimento la figura professionale. L'Osteopatia è praticata con successo in tutto il mondo.

“L'Osteopatia è la regola del Movimento, della Materia e dello Spirito, dove la Materia e lo Spirito non possono manifestarsi senza il Movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il Movimento è l'espressione stessa della Vita”.

Dr. Andrew Taylor Still

I principi sui quali il Dr. Still ha basato questa terapia sono:
• la globalità del corpo umano;
• la relazione tra struttura e funzione;
• la capacità di auto-guarigione del corpo.

L'Osteopatia interviene là dove si è creata una limitazione di movimento, in una o più zone del corpo, tale da alterare l'equilibrio. La regola è: ricercare e mantenere “Economia”, “Comfort”, “Non dolore”.

Durante la seduta ed il trattamento, l'Osteopata si occupa dell'aspetto meccanico e neuro-fisiologico dell'individuo. Quindi egli cerca di ricevere le informazioni direttamente dal corpo e valuta la postura globale.
La palpazione e la manipolazione sono i mezzi diagnostici e terapeutici più importanti in Osteopatia. La manipolazione avviene sulle ossa, sui visceri, su fasce e muscoli contratti, sul sistema nervoso e sulle strutture cranio-sacrali.

All'inizio del XX secolo, il Dr. William Garner Sutherland, Osteopata, scoprì che le suture tra le ossa del cranio sembravano essere conformate per garantire un seppur minimo movimento delle strutture in esso contenute.
La sperimentazione provò che esiste un lieve movimento ritmico del Sistema Nervoso Centrale (cervello e midollo spinale) che dal cranio si propaga, tramite le membrane di protezione, fino all'osso sacro, attraversando tutte le vertebre della spina dorsale.

Questa mobilità ha un ritmo di circa 10-12 pulsazioni al minuto ed è importantissima per mantenere il corretto equilibrio del Sistema Nervoso. Ogni trauma, piccolo o grande (gli interventi odontoiatrici e chirurgici, il passaggio nel canale del parto alla nascita) può limitare o bloccare il movimento con gravi conseguenze su diverse strutture.

L'Osteopata impara a percepire, con le proprie mani, la qualità del movimento cranio-sacrale e ha la possibilità di intervenire con tecniche di manipolazione dolce per ristabilire la normalità.

 

Tempi e Modalità di Visita e Trattamento

L'Osteopata inizia la visita con un colloquio con il cliente. Da qui effettua un esame e i test che gli permettono di effettuare una valutazione specifica, escludendo eventuali patologie che costituiscono controindicazioni al trattamento Osteopatico.

L'Osteopata ricerca nel corpo le disfunzioni meccaniche, le restrizioni di mobilità a livello della colonna vertebrale, delle articolazioni, delle ossa del cranio e la mancanza di motilità dei visceri. 

Il trattamento Osteopatico incoraggia i principi omeostatici del corpo e il suo equilibrio naturale. Ciò richiede un'attenta valutazione della fisionomia, costituzione corporale, stato psico-emotivo, capacità di recupero, postura, ampiezza dei movimenti attivi e passivi, vitalità espressa nella motilità viscerale, fasciale e nel ritmo cranio-sacrale.

L'Osteopata, pur riconoscendo il valore di un “protocollo” di intervento per ciascuna patologia, basa ogni sua attività sull'unicità psico-fisica della persona, piuttosto che sulla definizione “sintomatica” nella quale il cliente viene spesso imprigionato e ridotto. 

Il quadro sintomatico acquisisce così un'importanza secondaria poiché viene inserito nella condizione globale dell'individuo. Ciò implica un distacco dell'intervento terapeutico dall'area in cui si manifesta il sintomo, per osservarne le interazioni e le possibili connessioni con tutte le altre strutture adiacenti o remote. 

In effetti, l'Osteopata non esegue una “diagnosi di patologia”, né una terapia mirata al sintomo. Il lavoro dell'Osteopata consiste nel valutare e normalizzare i tessuti del corpo, liberando tutte le restrizioni di mobilità, consentendo al corpo di ritrovare la propria capacità di auto-guarigione.

L'Osteopata si avvale di un sistema di valutazione e di terapia manuale indipendente da altre figure professionali (chiropratici, fisioterapisti ecc...), evitando qualsiasi supporto farmacologico. 

Generalmente, il protocollo di trattamento Osteopatico si struttura in una seduta ogni 2-4 settimane, per almeno 5-6 sedute, con una rivalutazione al termine, in cui si dimette il cliente. Se necessario si opta per un secondo ciclo di trattamento. Il ciclo terapeutico viene vissuto come un percorso condotto insieme tra cliente ed Osteopata, nel quale la meta è la guarigione, quindi molto dipende dalla tipologia di disfunzione e dalle risposte che il corpo dà. 

Per i casi più cronici si parla di 1 o più cicli di 6-8 trattamenti, con una fase iniziale che prevede anche 1-2 trattamenti a settimana. 

In ogni caso, dopo il successo del trattamento, è prevista ed auspicabile almeno una visita di controllo ed un breve ciclo di 3-4 sedute ogni 3-6 mesi, per evitare ricadute.

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